Sostegni bis, il mutuo prima casa ai giovani come opportunità da cogliere

Roma – Si conferma nel decreto Sostegni bis, ribattezzato decreto Imprese e approdato in Gazzetta Ufficiale, un pacchetto di agevolazioni per i giovani che intendono acquistare la loro prima casa attraverso un mutuo bancario.

Il decreto Sostegni bis o decreto Imprese (dl n. 73-2021) va ad ampliare la platea dei giovani destinatari delle agevolazioni fiscali, come l’esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche, per l’acquisto della casa. A beneficiare degli aiuti, quindi, saranno gli under 36 con un ISEE fino a 40mila euro.

Viene disposto, inoltre, il potenziamento del Fondo Gasparrini – Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa – e del Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50% all’80%.

Il decreto Sostegni bis introduce una sorta di bonus prima casa ‘rafforzato’ che, dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2021, estende lo schema relativo al Fondo garanzia mutui prima casa, che al momento fornisce una garanzia fino al 50% per un importo complessivo del finanziamento che può arrivare a 250mila euro.

Le porte del Fondo si aprono agli under 36 –  superando la soglia attuale di 35 anni – che, nel caso di ISEE non superiore a 40mila euro, potranno fare domanda fino al 30 giugno 2022 per usufruire della garanzia dello Stato pari all’80% della quota capitale del finanziamento.

Inoltre, la dotazione del Fondo di garanzia per la prima casa è incrementata di 290 milioni di euro per l’anno in corso  e di 250 milioni di euro per il 2022.

I giovani, secondo il dl Sostegni bis, possono beneficiare anche dell’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale: questo intervento rappresenta un taglio rilevante alle tasse dovute in sede di stipula dell’atto di acquisto della prima casa. Parallelamente sono previste:

  • l’istituzione di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all’acquisto;
  • l’esenzione dall’imposta sostitutiva sul mutuo.
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