Biogas agricoli, incentivi per la produzione di energia elettrica prorogati per tutto il 2021

Roma – Il decreto Milleproroghe concede nuovo respiro agli impianti alimentati a biogas. Per tutto il 2021 si potrà accedere agli incentivi per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, fino a 300 kW, che fanno parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola.

La legge di bilancio 2019 ha riaperto la possibilità di accesso alle tariffe incentivanti previste dal D.M. 23 giugno 2016 agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW e che fanno parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola o di allevamento, realizzati da imprenditori agricoli anche in forma consortile.

Per accedere, gli impianti devono prevedere un’alimentazione per almeno l’80% da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole realizzatrici e per il restante 20% da loro colture di secondo raccolto.

Ferma restando la modalità di accesso diretto, l’ammissione agli incentivi è stata riconosciuta agli impianti tenuti all’iscrizione a registro, nel limite di un costo annuo di 25 milioni di euro (coperto tramite il meccanismo degli oneri generali di sistema e, dunque, senza effetti negativi per la finanza pubblica). Le due modalità sopra indicate dipendono dalla potenza dell’impianto:

  • accesso diretto: gli impianti fino a 100 kW possono presentare domanda a seguito dell’entrata in esercizio;
  • fermo restando l’accesso diretto, l’ammissione agli incentivi è riconosciuta agli impianti tenuti all’iscrizione a registro: dunque, gli impianti di potenza superiore a 100 kW e fino 300 kW devono essere iscritti allo specifico Registro per l’assegnazione del contingente di potenza disponibile e, se rientrati in posizione utile, possono presentare domanda dopo aver realizzato l’impianto. Gli impianti fino a 100 kW possono optare per l’iscrizione al Registro invece dell’accesso diretto.

Al Gestore dei servizi energetici – GSE è attribuito il compito di pubblicare la graduatoria delle domande iscritte a registro, secondo i seguenti criteri di priorità:

  • impianti localizzati, in tutto o in parte, in aree agricole classificate vulnerabili ai nitrati;
  • impianti che richiedono una tariffa pari al 90 per cento di quella di cui al comma 954;
  • anteriorità della data ultima di completamento della domanda di partecipazione alla procedura (articolo 1, comma 956).

La proroga al 2021

Già il dl. n. 162/2019 aveva prorogato gli incentivi in questione al 2020. Nel Milleproroghe 2021 è prevista l’ulteriore proroga per tutto l’anno in corso per gli impianti con potenza non superiore a 300 kW.

Ad esprimere soddisfazione per la proroga al 2021 è Piero Gattoni, presidente del Cib – Consorzio italiano biogas: “Nel decreto si accoglie la nostra richiesta di provvedere con urgenza a dare continuità alla programmazione degli investimenti del settore agricolo nel processo di transizione agroecologica, in attesa dell’emanazione del DM FER 2. Ciò rafforzerà il ruolo del settore primario come presidio ambientale e traino per lo sviluppo delle economie locali”.

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