In Romagna al via i ristori regionali per ristoranti e bar, l’Avv. Antonaci: “un modello da seguire”

Roma – In Emilia Romagna nel settore dei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande (ristoranti, bar, pub, osterie etc.), e’ stato stanziato un fondo di  poco superiore ai 21 milioni di euro che verranno gestiti dalle Camere di commercio della regione. Per l’avvocato Emanuele Antonaci si tratta di un modello da seguire anche a livello di altre regioni. 

 

Di tali ristori potranno beneficiarne le imprese con codice ATECO primario 56.10.11 o 56.3 che esercitino l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che  devono essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, presso la Camera di commercio competente per territorio, in data antecedente al 1 novembre 2020 e risultare attive alla data di apertura del bando (20 gennaio 2021) e non avere cessato l’attività alla data del provvedimento di liquidazione del contributo. Fondamentale avere almeno un’unità locale aperta al pubblico in EmiliaRomagna.

Il requisito principale e’ un calo del fatturato medio nel periodo ricompreso tra il 1 novembre 2020 e il 31 dicembre 2020 pari o superiore al 20% rispetto al fatturato medio dello stesso periodo del 2019 ovvero, a prescindere dal fatturato, siano state attivate nel periodo dal 1/1/2020 al 1/11/2020.

Unitamente al requisito principale occorre dichiarare  anche la sussistenza dei requisiti sostanziali indicati nel bando e il cui DURC risulterà regolare.

Le imprese avranno diritto ad un contributo di eguale entità che varierà a seconda del numero delle domande ammesse e che non potrà comunque superare i 3.000,00 euro.

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