Rottamazione quater e nuovo saldo e stralcio nel Decreto Sostegno: tutte le novità del Mef

Roma – Per rimettere in piedi l’economia del Paese, il governo sta preparando alcune importanti novità: si fa strada ormai in maniera sempre più nitida una nuova Rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio 2021.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta lavorando senza sosta sul provvedimento che prevede l’impiego dei 32 miliardi di scostamento del bilancio, così come approvato in data 20 gennaio 2021. Il MEF guarda a una Pace fiscale con esordio a giugno, la Rottamazione quater, così come preannunciata, dovrebbe coprire i debiti iscritti a ruolo dal 2015 con un nuovo Saldo e stralcio raffrontato. Il MEF dovrà poi definire la nuova scadenza delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio. Dopo la proroga comunicata in extremis, si parla dell’ipotesi di rinvio al 30 aprile, stessa data sulla quale si sta ragionando in relazione alla sospensione delle attività di notifica di nuovi atti.  Infine, si prevedono tante novità sui bonus e sugli incentivi per famiglie, operai e imprese.

Le attività che maggiormente hanno subito perdite dalle chiusure non ricevono soldi sotto forma di “ristori”, ma si parla di sostentamento, di “sostegno” appunto, una sorta di mantenimento in funzione alle necessità diretti alle partite IVA, senza tener conto dei codici ATECO. Per il calcolo del fatturato che assicura l’accesso alla percentuale di aiuto, si dovrebbe tener conto della riduzione degli incassi che dovrebbe attestarsi al 33% su cadenza annuale. Verrebbe escluso il paramento di rapporto corrispondente al mese di aprile. Vediamo nel dettaglio tutte le novità in arrivo.

Rottamazione quater e nuovo Saldo e stralcio: esordio a giugno 2021

Non vi sono grandi dettagli sulla nuova Pace fiscale, in quanto il testo è in fase di elaborazione. Tuttavia, alcune anticipazioni giungono dai vari quotidiani. Secondo ItaliaOggi, Il Ministero dell’Economia e delle finanze sta lavorando a pieno rigore sul provvedimento che prevede l’impiego dei 32 miliardi di scostamento del bilancio, così come approvato in data 20 gennaio 2021.

Il MEF guarda a una Pace fiscale con esordio a giugno, la Rottamazione quater così come preannunciata dovrebbe coprire i debiti iscritti a ruolo dal 2015. Il nuovo Saldo e stralcio raffrontato al precedente del 2018, risulta essere più vantaggioso, in quanto, il limite delle cartelle da annullare si attesta sui 5.000 euro.

La nuova Rottamazione dovrebbe prevedere un pagamento rateale spalmato su due anni, e non sono previsti interessi.

L’obiettivo è anche quello di falciare i mille miliari presenti nel magazzino dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Non a caso una sostanziale parte risulta inesigibile, ossia di difficile recupero. Al momento, l’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione è ripresa a pieno regime. Ciò significa che il MEF ha posticipato le rate di pagamento in scadenza per il 1° marzo 2021 della definizione agevolata, ma non ha fermato la notifica dei 50milioni di atti composti da nuove cartelle di pagamento e atti di avviso di accertamento, nonché pignoramento pensioni e stipendi, fermi giudiziali e così via.

I contribuenti ricevono il sostegno dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione in più tempi. È stato previsto un ordinamento per scaglioni spalmato su un biennio.

Rottamazione ter e Saldo e stralcio: lo stop giunto in extremis

Non è la prima volta che assistiamo al differimento delle rate di pagamento della Rottamazione ter, nonché quelle del Saldo e stralcio. In precedenza, la proroga è giunta in tempo utile all’incirca 15 giorni prima della scadenza. In questo caso, il MEF è intervenuto sui termini spirati, ma è anche vero che anche in passato i termini scaduti sono stati ritenuti conforme alla normativa.

La vera novità è che non investe i 50 milioni di atti della notifica delle nuove cartelle, di atti di pignoramenti stipendi e pensioni, di atti di fermi amministrativi e così via, costipati nello stock dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Decreto Sostegno che affossa il Ristori

Uno dei punti interessanti riguarda la non propensione alla continuità del vecchio Esecutivo, il che porta a cambiare la voce “ristori” nel termine sostentamento. In altre parole, si punta a cambiare la forma, ne consegue che anche la sostanza subisce un taglio secco. Ci si aspetta, una nuova definizione per gli indennizzi che dovrebbero aiutare tutte le attività in sofferenza economica non solo per le chiusure dovute alle serrate, ma anche in funzione agli orari ridotti per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19.

Una novità importante è giunta con l’eliminazione dei codici ATECO, che hanno creato non pochi problemi escludendo diverse attività dai precedenti contributi. Nello stesso tempo, appare importante la presenza delle partite IVA nella richiesta degli aiuti. È possibile che venga riaperto un nuovo capitolo anche per i professionisti estromessi dai ristori del vecchio governo.

Ultimo punto, ma non meno importante, riguarda i parametri su cui verranno calcolati gli aiuti per le attività in sofferenza economica. Molto probabilmente, verrà valutata la riduzione annuale su una percentuale che si attesta al 33% del 2020 rapportato al 2019.

Le nuove misure del Decreto Sostegno

Il decreto Ristori 5 non vedrà mai la luce, poiché sostituito dal Decreto Sostegno: un segnale chiaro di non continuità con il precedente esecutivo targato Conte. È vivo il timore che il premier Draghi falci parte dei bonus e sussidi, ma è  anche vero che il Paese ha bisogno di nuovi incentivi e bonus per le famiglie, operai e imprese che in prima linea sono state danneggiate economicamente dalle chiusure imposte per rallentare la diffusione della pandemia da Covid-19.

Ecco un riepilogo delle misure oggetto del decreto Sostegno promosso dal premier Draghi, tra cui:

Cassa integrazione Covid

Molto probabilmente, la Cassa integrazione Covid verrà potenziata grazie allo stanziamento di maggiori risorse, specie sul fronte della ristorazione. Prevista l’introduzione della Cassa integrazione ordinaria con l’aggiunta di 8 settimane, che passerebbero a 26 per la Cassa integrazione in deroga, così come l’assegno ordinario. Il tutto da esaurire entro la scadenza fissata per il 31 dicembre 2021.

Nuovo saldo e stralcio e Rottamazione quater 2021

Previsto l’ingresso della tanto attesa Rottamazione quater e di un nuovo Saldo e stralcio dalle maglie più larghe. Molto probabilmente, nel nuovo Saldo e stralcio saranno favoriti gli inadempienti incolpevoli. Una misura, quasi necessaria viste le circostanze e l’obbligo per il nuovo Governo di riconoscere la inadempienza al pagamento fiscale involontario.

Anno bianco per i contributi previdenziali

L’anno bianco diretto alle aziende che particolarmente hanno registrato degli evidenti ammanchi d’incassi dovuti all’effetto della pandemia, rientra nel pacchetto delle misure della Legge di Bilancio 2021. Ora, non ha avuto seguito per la sopraggiunta crisi di governo. Ma, si attende che questa misura in modo particolare venga rivista per consentire un ampio respiro alle aziende in difficoltà economica.

Bonus partite IVA

È atteso il bonus per le partite IVA in difficoltà economica il cui importo dovrebbe attestarsi sui 1.000 euro. I paletti non sono molto stringenti, in quanto, dovrebbero ammettere anche le partite IVA con un’apertura di attività minima da 3 anni e un reddito prodotto di non oltre i 50 mila euro. Ammessi se in regola con i versamenti contributivi e con una riduzione del fatturato corrispondente al 33%.

Bonus autonomi senza partita Iva

Attesto il bonus diretto ai lavoratori occasionali. Ammessi se in presenza di un contributo mensile.

Lavoratori dello spettacolo

Esclusa la forma di bonus, si prevede l’introduzione di un’indennità che vaga a compensare le perdite subite dai lavoratori dello spettacolo. Si parla di un’indennità che dovrebbe aggirarsi sull’importo di 3.000 euro.

Le imprese

Per le imprese non ristori, ma aiuti in forma diversa, esclusa la presenza dei codici ATECO. I sostentamenti dovrebbero partire per compensare le reali perdite patite.

Trasporti

Novità importanti sul fronte trasporto pubblico e locale, previsto uno stanziamento di risorse pari a circa 800 milioni di euro per rafforzare l’intero parco mezzi di trasporto. Stesso discorso per il trasporto aereo, per cui si prevede una dotazione di circa 100 milioni di euro.

Il governo Draghi è all’opera per ottimizzare al massimo le risorse. Non resta che aspettare l’approvazione del testo finale.

 

 

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