Famiglie italiane, 56% con Isee inferiore a 10mila euro: gli aiuti previsti

Roma – Un dato emerge in maniera chiara: il 56% delle famiglie italiane ha un Isee inferiore a 10mila euro. Lo riporta l’Osservatorio Inps sulle Dichiarazioni Sostitutive Uniche e Isee, ma il dato si riferisce solo alle famiglie che hanno presentato una Dsu nel 2021.  Vero è che negli anni sempre più prestazioni sono state parametrizzate al valore dell’Isee, e ciò ha comportato un incremento di famiglie che hanno presentato una Dsu, pari al 52% nel periodo dal 2016 al 2021. Rimane pressoché invariata la distribuzione territoriale: il 44% viene presentato nelle regioni del Sud e delle Isole, il 37% nelle regioni del Nord e il 19% al Centro. Ma c’è di più: nell’ultimo biennio si è registrato un notevole aumento delle richieste di certificazione di Isee corrente, ovvero basata sull’effettivo potere reddituale al momento della richiesta di una prestazione: segnale evidente di una crisi in atto e delle criticità del sistema a misurarsi con le reali difficoltà delle famiglie italiane e dei cittadini.

Molte delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Inps, dai Comuni e dalle Regioni,  come afferma Il Sole 24 ore, sono rivolte a nuclei familiari con Isee inferiore ai 10mila euro. Ma va detto che un valore superiore di mille o 2mila euro non è indicativo di buona salute economica per una famiglia, e sono quanto mai opportuni interventi a sostegno per le famiglie che hanno anche un Isee fino ai 15mila euro. A questa fascia però si rivolgono soprattutto i bonus per le ristrutturazioni o l’acquisto di televisori, condizionatori e simili, mentre forse il vero problema risiede in questioni più urgenti come la spesa, la casa, il vestiario, la salute. Per tutte queste famiglie, l’unica speranza restano gli ammortizzatori sociali e gli sgravi fiscali. A tal fine, la manovra per il 2023 mantiene molte delle misure già in vigore, sia per quanto riguarda i bonus che viaggiano in base al reddito, sia per i giovani.

Ha debuttato quest’anno, e a partire da marzo 2023 il rinnovo sarà fatto d’ufficio dall’Inps, a patto che al 28 febbraio 2023 risulti presente una domanda accolta e in corso di validità. Tuttavia i beneficiari dovranno presentare una nuova Dsu, riferita al 2023. Attualmente l’importo base oscilla tra 175 euro al mese, con Isee fino a 15mila euro, e 50 euro (per Isee pari o superiore a 40mila euro o assente), ma dall’anno prossimo, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio, aumenterà del 50% per i figli fino a un anno e verrebbe riconosciuto fino ai tre anni compiuti, ma solo a partire dal terzo figlio in poi e per valori Isee fino a 40mila euro. Inoltre, a decorrere dal 1° gennaio 2023 la maggiorazione mensile per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo, già riconosciuta per il 2022, è incrementata del 50%, a 150 euro, come proposto dalla ministra per la Natalità, la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Roccella.

Per il 2023 si il governo ha voluto  il bonus asili nido, che supporta le famiglie nel pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati. Le famiglie ricevono un importo fino a un massimo di 3mila euro sulla base di un Isee inferiore a 25mila euro. Per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro spetta un’agevolazione pari a massimo 2.500 euro, mentre la quota minima (1.500 euro) è prevista per chi si trova oltre la soglia di 40mila euro.

Confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12mila euro a 15mila euro. Per le famiglie numerose, con almeno quattro figli a carico, rimane il paletto dei 20mila euro. Il contributo consiste in uno sconto sul prezzo da pagare per la fornitura di energia delle utenze domestiche. Tra i beneficiari dello sconto in bolletta ci sono anche i percettori di reddito o pensione di cittadinanza e i nuclei familiari con persone che soffrono di disagio fisico: questo è l’unico caso in cui occorrerà presentare domanda; negli altri lo sconto arriverà in automatico con la presentazione di una dichiarazione sostitutiva unica e l’attestazione Isee 2023.

Sul tema degli aiuti agli affitti esistono due tipologie di prestazione. Anzitutto il Bonus affitti per i giovani under 31 con redditi non superiori a 15.493,71 euro. È ottenibile solo per gli immobili nei quali è stata trasferita la residenza, e dal 2022 la detrazione è prevista anche nel caso in cui la locazione riguardi solo una porzione dell’unità immobiliare, ad esempio una stanza, e solo per i primi quattro anni di durata del contratto di locazione. Per ottenere il bonus è necessario che l’intestatario del contratto di affitto inoltri la propria dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, per ottenere la detrazione direttamente come sconto sulle imposte Irpef dovute o, nel caso in cui questa tassa non sia dovuta, come importo a rimborso.

Per quanto riguarda il contributo più generico, al momento la Misura Unica Affitto risulta attiva fino al 31 dicembre 2023, ma per conoscere i tempi di attivazione dei bandi è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza, poiché sono questi ultimi ad aprire i bandi con i requisiti di accesso e le modalità di partecipazione. In molti Comuni i bandi sono già stati presentati e le risorse disponibili tutte assegnate, ma si prevede l’attivazione di nuovi bandi nel 2023. Un esempio dei requisiti di accesso: in Lombardia la soglia Isee è di 35mila euro, e a parità di requisiti richiesti, le vie preferenziali sono per chi ha perso il posto di lavoro, ha subito una riduzione del proprio orario di lavoro, non ha ottenuto il rinnovo di un contratto a termine, ha dovuto chiudere la propria attività da libero professionista, ha in famiglia un caso di decesso oppure un malato grave.

 

Per la casa invece, si tratta di aiuti economici finalizzati ad agevolare l’acquisto o la ristrutturazione della casa. Le misure in vigore sono sostanzialmente cinque: anzitutto il mutuo agevolato under 36 sull’acquisto della prima casa, che permette di ottenere un mutuo a tasso fisso con garanzia Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa, azienda totalmente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze) a interessi contenuti. Resteranno in vigore il Superbonus per l’efficientamento energetico degli edifici, che però scenderà dal 110 al 90%, e sarà utilizzabile anche per ristrutturare le villette prima casa, ma per nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro; il bonus verde per il rifacimento di giardini e terrazzi, fino al 31 dicembre 2024; l’ecobonus (dal 50 al 65% per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici); il bonus mobili, con una detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, contestualmente alla ristrutturazione di un’abitazione (la detrazione Irpef del 50% spetterà per una spesa massima di 8mila euro nel 2023, contro i 10mila euro del 2022).

È stato istituito inoltre un fondo destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” o Social Card per redditi bassi fino a 15mila euro, gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità.

Esiste poi la Carta Acquisti Ordinaria emessa da Poste Italiane, disponibile per chi non supera la soglia Isee di 7.120,39 euro (più un’altra serie di requisiti). Questa carta ha un importo di 40 euro al mese, e viene ricaricata ogni due mesi. È destinata a cittadini con un’età superiore a 65 anni, oppure con un figlio di età inferiore ai 3.

Con un emendamento, è stato inoltre inserito nella legge di bilancio un fondo sperimentale per il reddito alimentare, che ha come obiettivo la consegna «ai soggetti in condizioni di povertà assoluta» che vivono nelle città metropolitane di «pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare. Sarà un decreto del ministero del Lavoro a definire le modalità attuative e gli enti del terzo settore coinvolti nella sperimentazione.

Social Market

I social market sono simili a negozi in cui si possono comprare a prezzi calmierati (talvolta a costo zero) prodotti donati da aziende e privati. È qui per esempio che finiscono i prodotti raccolti con le collette alimentari nei supermercati. I social market nascono in sinergia tra i Comuni e soggetti privati, e le modalità di accesso alle singole strutture sono gestite da enti o associazioni impegnate sul territorio con le famiglie in difficoltà. Generalmente occorre avere un Isee inferiore ai 10mila euro, ma le modalità sono differenti in base alle singole realtà.

Nel Nord Italia, ad esempio, l’associazione Terza Settimana ha aperto quattro social market, due a Torino, gli altri a Milano. In Emilia Romagna c’è l’Emporio Portobello, dove chi è in difficoltà può fare la spesa pagando attraverso un budget di punti, assegnato in base al numero dei componenti del nucleo familiare. I beneficiari sono selezionati dagli operatori dei Servizi sociali del Comune di Modena. Al Sud citiamo il caso dell’Emporio della Solidarietà Arca, a Monte di Procida, dove i clienti, anche in questo caso individuati dai servizi sociali, ricevono una tessera a punti con la quale saldano il conto. La tessera si ricarica attraverso ore di volontariato.

Esenzione ticket sanitario

In Italia è previsto il pagamento di un ticket per le visite specialistiche e gli esami diagnostici, l’assistenza al pronto soccorso (in caso di codice bianco) e le cure termali. Tuttavia vi sono casi in cui è prevista un’esenzione totale o parziale in base a vari criteri. Per esempio l’esenzione per Covid-19: il paziente che è stato ricoverato a causa del virus è esente dal pagamento di ticket per visite e controlli che riguardano il virus, per due anni, (in vigore dal 26 maggio 2021). O l’esenzione totale in caso di gravidanza, per la tutela di una maternità serena e responsabile.

Per quanto riguarda le esenzioni per età e reddito, le categorie esentate sono: cittadini che con meno di 6 anni o più di 65, nel caso in cui facciano parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui; disoccupati e familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 euro, che arriva fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico (a questo conteggio si devono aggiungere 516,46 per ogni figlio a carico); titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico; titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e familiari a carico (stessi requisiti di reddito dei disoccupati). Queste sono le regole stabilite dal ministero della Salute, ma per le modalità di accesso al ticket e per casi particolari, è necessario consultare la normativa della Regione di residenza.

Bonus occhiali da vista

La misura, prevista dalla legge di bilancio 2021, presto sarà finalmente operativa dopo la pubblicazione del decreto attuativo del ministero della Salute nella Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 2022. Si tratta di un contributo da 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive, erogabile sotto forma di voucher oppure come rimborso, rivolto alle famiglie con Isee non superiore a 10mila euro.

Bonus psicologo

Introdotto lo scorso anno con il decreto Milleproroghe, il bonus psicologo raddoppia e diventa permanente: passerà da 600 a 1.500 euro, con una soglia di 50 euro a seduta, ma con uno stanziamento in legge di bilancio molto ridotto rispetto al 2022. Se con 25 milioni di euro era stata accolta una domanda su dieci, con la somma stanziata per il 2023 – 5 milioni di euro – diminuiranno ulteriormente le possibilità di accesso. È confermato il tetto Isee a 50mila euro e sarà sempre l’Inps a redigere la graduatoria dei beneficiari.

Le prestazioni offerte dalle Casse professionali

Borse di studio per università, bonus asili nido e scuole d’infanzia, rimborsi per libri di testo o centri estivi, premi a lauree e diplomi: le professioni ordinistiche offrono diverse possibilità per avvocati, commercialisti, medici, psicologi, ma anche ragionieri, veterinari, periti industriali. Enti previdenziali come Cassa Notariato, Cassa geometri, Enpacl, Inpgi e Inarcassa, offrono misure di welfare più dedicate alla formazione professionale continua, in ogni caso per conoscere le novità e le possibilità di ogni Ente è necessario consultare i bandi aperti e di prossima apertura per l’anno in corso, reperibili sui siti web o attraverso gli sportelli dedicati.

Per chi ha 18 anni nel 2023 è confermata l’App18, il cosiddetto bonus cultura da 500 euro per l’acquisto di libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, biglietti per mostre, concerti, cinema, spettacoli, monumenti, gallerie e parchi naturali, corsi di musica, teatro, danza o lingue straniere. Ma dal 2024 entreranno in vigore i due nuovi bonus annunciati dal governo, uno su base del reddito e uno su base merito. Il primo è la “Carta della cultura Giovani”, riservata a chi appartiene a nuclei familiari con Isee non superiore a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del 18° anno di età. Il secondo è la “Carta del merito”, per gli iscritti agli istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati che abbiano conseguito, non oltre l’anno di compimento del 19° anno di età, il diploma finale con una votazione di almeno 100 centesimi, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma e cumulabile con la Carta della cultura.

Di tutte le prestazioni elencate, alcune sono fornite da Regioni o Comuni di residenza, altre dall’Inps (o dall’ente previdenziale specifico in caso di liberi professionisti), in altri casi (come il bonus 200 euro una tantum) l’erogazione è avvenuta tramite busta paga. È certamente difficile barcamenarsi alla ricerca di tutte le possibilità previste per le famiglie, che sempre più spesso si sentono sole tra le difficoltà del quotidiano. Un consiglio può essere quello di recarsi presso la sede di un patronato per conoscere le agevolazioni accessibili tramite Inps. Di certo per molte di queste prestazioni è necessario avere una certificazione Isee in corso di validità, che si può ottenere autonomamente tramite il sito Inps (necessaria l’autenticazione con Spid), oppure recandosi presso un Caf con la documentazione richiesta.

Come restare informati tempestivamente sui bandi e le misure attive? Mi piacerebbe rispondere che esiste un modo semplice e veloce per farlo. Purtroppo non c’è. Occorre armarsi di pazienza e monitorare quantomeno il sito Inps e quello del proprio Comune di residenza. Può essere utile stabilire una giornata al mese da dedicare all’attività di monitoraggio. Ma serve anche un po’ di fantasia. Io per esempio ho cambiato recentemente gli occhiali, ma non ho affatto pensato a verificare se esistesse un bonus per risparmiare. Bastava farsi una domanda in più. (Il bonus dentista non esiste, vi risparmio la ricerca.)

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